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BLATTESi spaventa più per un piccolo rumore che per la luce improvvisa. Generalmente in aprile, le femmine fecondate cominciano a gonfiarsi notevolmente, la capsula delle uova comincia a far capolino, indurisce man mano che sporge, passando gradatamente dal bruno chiaro al nero. Questa capsula ha una divisione longitudinale con otto celle per parte; da aprile fino ad agosto si sviluppa nel corpo della madre, ma resta discutibile e molto incerto il periodo di emissione. Alcuni sostengono che, invece dei quattro-cinque mesi previsti, le piccole larve restino circa un anno nel corpo della madre, o, per essere più esatti, nella capsula che deve essere emessa. Quello che è certo, anche se la durata dei vari stadi è molto incerta, è che le larve di Periplaneta fanno, come quelle delle blatte, sei mute, più quella avvenuta prima di schiudersi. Si conosce la loro presenza nelle Indie Orientali, in America ed in Europa; abitano volentieri anche le navi. Da citare ancora la grande Blatta Americana (Periplaneta americana), la cui femmina è munita di ali perfettamente sviluppate, e la Blatta Gigantesca (Blabera gigantea), chiamata anche «Tamburino» in India; sembra infatti che, durante le scorribande notturne, produca un rumore simile a quello dello schioccare delle dita. La Blatta Americana misura 5 cm.; è allungata e piatta, di un sudicio color bruno; sul mezzo delle elitre scorre una lieve striscia ombreggiata e nel mezzo del protorace si osserva una macchia nera, quadrata. Questo gigante è molto comune in America; numerose specie esotiche si affiancano ad esso. LOCUSTE RAPACILa Mantide Religiosa (Mantis religiosa), che gode in ogni lingua di numerosi appellativi, merita per il suo aspetto di essere classificata fra gli insetti più singolari d'Europa: le Locuste Rapaci (Mantodea) della VII famiglia. Il maschio ha l'addome sottile, le antenne più lunghe, ed il colore del suo corpo è soggetto a molteplici variazioni: ora del tutto giallo-bruno, ora completamente verde, con il margine delle ali, il protorace e le zampe bruno-gialli. La testa, collocata come nelle blatte, con il vertice davanti e la bocca all'indietro, presenta tre occhi accessori distinti; le zampe anteriori, collocate sul davanti del protorace, con anche enormi, tibie articolate, femori molto depressi con una doppia fila di pungiglioni da ogni lato, formano un vero ordigno adatto ad afferrare la preda, chiamato piede rapace. Riposando sull'addome e sulle lunghe e sottili zampe posteriori e sollevando minacciosamente il collo e i piedi rapaci per essere pronti all'attacco, questi animali abbrancano vari insetti, loro cibo esclusivo; per questo furono chiamati Locuste Rapaci. Durante la caccia manifestano una perseveranza pari alla scaltrezza; per ore intere, infatti, la Mantide può rimanere immobile, non perdendo d'occhio l'oggetto delle sue brame; striscia per avvicinarsi, e, calcolando perfettamente le distanze, afferra e divora rapidamente la sua preda. Consumato il pasto, si ripulisce le zampe e, con la bocca, le antenne, passandole fra le zampe e riprende il suo caratteristico atteggiamento. Questa specie ha in comune con le altre i seguenti caratteri: il protorace, lungo, che può in qualche specie allargarsi in lobi membranosi. Nella femmina l'addome nasconde in un profondo incavo del penultimo articolo un breve ovopositore a forma di uncino, mentre nel maschio sono visibili due uncini; questi negli esemplari disseccati si rompono facilmente e quindi mancano spesso negli individui delle collezioni. Le ali, le elitre, diverse le prime nella forma e le seconde nella durezza, concordano soltanto nella disposizione delle venature; infatti sono percorse in lungo dalle più forti, di traverso dalle più deboli, la riunione delle quali forma talvolta maglie irregolari, di solito quadrate. La Mantide Religiosa appartiene a quelle che hanno ali anteriori torbide per la loro venatura piuttosto coriacea. L'estrema voracità di questi animali è stata osservata da ... continua a leggere ...![]() |
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